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FREQUENZA di TRASMISSIONE:


Oscillazione elettrica generata da un quarzo sulla trasmittente, che amplificata e modulata (sovrapposta)dai segnali di comando generati dalle 2 cloche e da eventuali canali ausiliari, permette di portare i comandi alla ricevente installata sul modello. Il valore è espresso normalmente in MHz ovvero milioni di oscillazioni al secondo 40,875 Mhz corrisponde a 40 milioni e 875 mila oscillazioni al secondo. Si può paragonare una data frequenza ad un colore , ed il ricevitore ad un ad una telecamera in grado di distinguere solo 1 colore ben definito, di conseguenza se la frequenza 40.875 la paragoniamo al verde e la 40.715 al rosso, la ricevente della 1° frequenza sarà costruita in modo di 'vedere' (filtrare) solo il verde e la ricevente della 2° vedrà solo il rosso, in questo modo non saranno possibile interferenze.Sempre paragonando la frequenza di trasmissione alla luce ricordatevi che le onde radio si propagano, salvo riflessioni ( rimbalzi) contro ostacoli ( case, montagne ... ) in linea retta.

 

POTENZA di TRASMISSIONE


Paragonando sempre alla luce si tratta della luminosità , più è alta più distante si vede, e di conseguenza si pilota il modello, Considerate pero che comunque è inutile superare i 500-600 metri in quanto salvo rare eccezioni oltre on si capisce più nulla circa la direzione e la linea di volo del modello. Più il valore, normalmente espresso in MilliWatt (millesimi di Watt ), è elevato più distante si può comandare il modello. Purtroppo ho notato che il segnale trasmesso in alcune radio di ultima generazione, a mio parere è piuttosto bassa, e questo in situazioni critiche può causare problemi.

 

SENSIBILITA' del RICEVITORE


Definisce il livello minimo del segnale ricevuto sotto il quale è impossibile riconoscere e decodificare il segnale della trasmittente. In questo caso il valore può essere espresso in MicroVolt o in DBm ( Decibel metro ). Nel primo caso il valore più basso indica una qualità migliore nel secondo caso il valore più alto.

 

SELETTIVITA' del RICEVITORE


Definisce l'intervallo minimo di frequenza oltre il quale il ricevitore non è più disturbato da un secondo trasmettitore, nei ricevitori per aeromodelli la selettività è mediamente tra i 7 e i 15 Khz e per questo si ritiene non disturbante un segnale con una frequenza = o > di 20 Khz.
In questa specifica il valore minore è quello migliore

 

 MODULAZIONE


Come il segnale per il controllo dei servi viene mandato al ricevitore installato sul modello, i più utilizzati sono:
AM ( ampiezza modulata )
FM ( frequenza modulata )

 

DOPPIA CONVERSIONE


Una particolare circuitazione del ricevitore che permette non solo una doppia filtrazione del segnale ricevuto ma questo filtro viene effettuato con due valori di frequenza diversi in questo modo se un disturbo riesce a passare il primo filtro molto difficilmente passerà anche il secondo, dando in tal modo una migliore immunità ai disturbi , sopratutto se generati da altre radio operanti su canali vicini.

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TIPO DI CODIFICA

Il modo con cui vengono elaborati i segnali provenienti dalle cloche prima di essere inviati al trasmettitore. Le codifiche attualmente utilizzate sono:
PPM : Pulse Position Code ( Codifica a posizione d' impulsi )
PCM : Pulse Code Modulation ( Modulazione a codifica d'impulso )

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GLITCH

Il termine Glitch è usato in elettrotecnica per indicare un picco breve ed improvviso (non periodico) in una forma d'onda, causato da un errore non prevedibile. Nel caso del modellismo indica un picco di interferenza che causa un movimento non voluto (non trasmesso dalla trasmittente) di uno o più servi.

Un glitch prolungato può portare anche alla totale perdita di controllo del modello.

Per evitare i glitch le riceventi si sono evolute con modulazioni SPCM e DUAL SCAN .

 

 


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